Quell’ adorabile mascalzone!
“Dedicato a Camillo e al Decaffeinato”
Quando si intraprende un tragitto di vita percorrendo una strada senza ritorno, le scelte sono state fatte e quando proprio le scelte possono stravolgere la vostra vita e sradicare tutte le sicurezze sulle quali per anni ci si è ancorati, il momento diventa difficile, si ricomincia da zero riconoscendo gli errori.
A questo punto della mia vita ho dovuto, per causa maggiore, mettere dei picchetti ben saldi: lavoro, lavoro, lavoro.
Niente più spazio per la vita privata.
Un giorno di primavera (non è stato un caso), di quelli che il sole ti regala foto e immagini calde e positive, è arrivato Camillo, così, in punta di piedi, Camillo si è scontrato subito con il muro imbattibile costruito da me, a farmi da corazza.
Abbiamo parlato di lavoro, di vita in genere, abbiamo intrapreso un tragitto in comune.
Quell’ adorabile mascalzone mi ha coinvolto nei suoi spazi usando la mia unica debolezza, il mio tallone d’Achille: il decaffeinato.
Come in un rito, il nostro decaffeinato (il mio forzato dalla gastrite e il suo dai troppi caffè) è diventato un appuntamento giornaliero, il suo primo picchetto messo per scalare la montagna e aprire un varco nel mio muro.
Solo ora lo so e ne ho avuto la certezza Camillo, ha lavorato di fianco, ha avuto la pazienza di aspettare, Camillo sapeva esattamente cosa voleva. Oggi quel decaffeinato condiviso è diventato il perno principale della nostra vita sia lavorativa che privata.
Grazie Camillo rimani un adorabile mascalzone, anche un po’ machiavellico, poiché il tuo fine ha giustificato i tuoi mezzi.
Paola Cardellini